1505: two "first" Taraux-Tarocchi notes in one year, in Avignon and Ferrara ... this looks like a coordinated action.
Ercole d'Este (duke of Ferrara) died 15th of June ... in 1505.
It was already earlier a custom to edit a new card deck with a new ruler.
So there is an explanation for the Tarocchi note in 1505 in Ferrara.
QUANDO SI INIZIA A PARLARE DI "TAROCCO": FERRARA 1505 by Adriano Franceschini
Ferrara 1505 (2 notes)
reported in: QUANDO SI INIZIA A PARLARE DI "TAROCCO": FERRARA 1505 by Adriano Franceschini
Archivio di Stato di Modena, Camera ducale Estense, Guardaroba, 126, Conto di debiti e crediti, II semestre 1505
c. 93r, 30 giugno:
«Conto de merzaria de Guardaroba de' havere... E de' havere adì ultimo dito [giugno] per pare dexedoto de carte videlicet pare oto de tarochi e pare dexe fra schartini e carte de ronfa, quali fono portati a Viguenza, vene di Guradaroba al 3+, a c. 65 ... pare 18»
c. 96r, 26 dicembre: «E de' havere adì ditto per quindexe para de schartini e tarochi fo mandati a Viguenza per el Signore; vene di Guardaroba a 3+, a c. 68....[para] n. 15»
http://trionfi.com/0/p/23/
The first note is from 30th of June, so 15 days after the death of Ercole ... an accident is hardly imaginable.
A more complete version was in an informing letter to Trionfi.com:
"QUANDO SI INIZIA A PARLARE DI "TAROCCO": FERRARA 1505
di Adriano Franceschini
La comparsa in Europa delle carte da gioco nel tardo
Trecento portò a radicali novità nelle pratiche
ludiche. La corte estense in Ferrara fu uno dei luoghi
nei quali le carte ebbero speciale fortuna e la città
si trovò ad avere un ruolo primario nella produzione e
diffusione in particolare dei tarocchi,
sistematicamente indicati nella documentazione più
risalente come "trionfi", col nome che poi venne
piuttosto riservato alle figure che nel mazzo avevano
la funzione di briscola o atout. Quanto all'apparire
del termine "tarocchi" in luogo di "trionfi" per
indicare il gioco, per quel che finora si sa occorre
attendere il secolo XVI. Curiosamente allo stesso anno
1505 risalgono le prime apparizioni finora note del
termine in Italia e in Francia: a Ferrara ed Avignone
(DEPAULIS 2003, p. ..; ORTALLI 1996, p. 190 e nota
75).
Per la Francia il riferimento è a un atto notarile
steso ad Avignone il 26 dicembre 1505, accuratamente
preso in esame e illustrato da Thierry Depaulis in un
recentissimo saggio. Nel documento si tratta di «carte
di Lione» e di «carte volgarmente chiamate tarocchi»;
esattamente: «quatuor duodenis quartarum vulgo
appelatarum taraux» (DEPAULIS 2003, p. ...). Quanto
all'Italia, il termine tarochi compare per la prima
volta in un registro di conti della corte estense
relativo al secondo semestre 1505, in un'annotazione
datata al 30 giugno; ricompare poi una seconda volta
nello stesso registro al 26 dicembre con riferimento
ad alcuni mazzi (para) di carte inviati nella
residenza estense di Voghenza. Sono complessivamente
33 mazzi e il loro numero torna a riprova (se ce ne
fosse bisogno) di quanto si giocasse negli ambienti
della corte ferrarese (FRANCESCHINI 1996).
Le due note ferraresi del 1505 sono già state oggetto
di segnalazione (ORTALLI, 1996, p. 190 e nota 75), ma
si ritiene opportuno proporle nella loro stesura
completa. Il registro che le contiene è conservato
presso l'Archivio di Stato di Modena; il periodo
(ultimi sei mesi del 1505) ci riporta alla signoria di
Alfonso I d'Este, da non molto subentrato al padre
Ercole I morto il 26 gennaio dello stesso 1505. Vale
la pena precisare che nelle note di spesa qui sotto
trascritte si nominano, oltre al tarocco, altri due
giochi di carte: la ronfa e gli schartini. La «ronfa»
era un gioco che ebbe fortuna non soltanto in Italia
(MEHL 1990, p. 173; PARLETT 1991, p. 90; DUMMETT 1993,
pp. 161-163); quanto agli «scartini» che nel 1505
Alfonso I si faceva mandare a Voghenza, si trattava di
carte (e di un gioco) già familiari al padre Ercole I
che delle «carte da scartino» se le era fatte spedire
a Milano nel novembre 1494 (ORTALLI 1996, p. 191; sul
gioco cfr. DUMMETT 1980, pp. 426-427). Si precisa che
che l'annotazione «Guardaroba al 3+» contenuta in
entrambe le registrazioni sotto trascritte rimanda a
un registro dello stesso fondo archivistico segnato
con tre croci «+++». In attesa di possibili, ulteriori
recuperi documentari, le registrazioni estensi sono la
prima testimonianza di mazzi di carte indicati come
«tarocchi».
Archivio di Stato di Modena
Camera ducale Estense, Guardaroba, 126, Conto di
debiti e crediti, II semestre 1505
c. 93r, 30 giugno:
«Conto de merzaria de Guardaroba de' havere...
E de' havere adì ultimo dito [giugno] per pare
dexedoto de carte videlicet pare oto de tarochi e pare
dexe fra schartini e carte de ronfa, quali fono
portati a Viguenza, vene di Guradaroba al 3+, a c.
65..........................................................
pare 18»
c. 96r, 26 dicembre:
«E de' havere adì ditto per quindexe para de schartini
e tarochi fo mandati a Viguenza per el Signore; vene
di Guardaroba a 3+, a c.
68......................[para] n. 15»
Ortalli wrote "26 gennaio dello stesso 1505" in his information, but various wikipedias state 15th of June 1505 and also genealogy.euweb.cz, which notes also a burial date 3rd of July 1505, so there's likely a typo in the text. Or?
There appears twice the date 26th of December, once for Avignon and a second time for Ferrara ...
Ross, is this correct according your informations?
... I hope, that this isn't another confusion.
Well ..
http://books.google.com/books?id=xRyPFL ... io&f=false
... confirms 26th of January - see page 446, note 28. According this Alfonso had been on a journey to France and England and hastened to arrive home, when he heard of the illness of his father.
Frizzi had 17th of January 1505.
Alfonso traveled April 1504 - August 1504 (so didn't come late to the death of his father), and had been "visiting reigning princes: Louis XII in France, Henry VII in England, and Archduke Charles in Brussels, and was recalled prematurely to Ferrara because of his father "
I would say, that the state is "somehow not settled" ... further research needed.
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The son Alfonso d'Este went politically with France. The double appearance of the words Taraux and Taroch in one year should somehow relate to the political alliance.
Perhaps Alfonso collected the word in France during his journey. Perhaps Avignon used the word, as Alfonso used it.