Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

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Perhaps it is a Geronimo association. Lion with halo and book ...

Part of the situation in 1451/52 it is, that Francesco Sforza and Jacopo Antonio Marcello (for Venice) both become members of the knight order of Renee d'Anjou.
Marcello ordered the production of a St. Maurice (saint of knights) illuminated text for the order as a gift for Renee d'Anjou. Another part is the expected emperor visit in late 1451, actually a reason to have some items to impress the visitor, perhaps this card play belonged to this. The emperor finally showed the cold shoulder to Milan, but did Sforza knew that already before?

The Geronimo movement seems to have come mostly from the North, from the Netherlands and Germany.
Huck
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Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

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Another part is the expected emperor visit in late 1451, actually a reason to have some items to impress the visitor, perhaps this card play belonged to this. The emperor finally showed the cold shoulder to Milan, but did Sforza knew that already before?
I think yes.

Francesco hate the emperor, because he didn't recognize him as legitimate heir of Filippo.
When a man has a theory // Can’t keep his mind on nothing else (By Ross)

Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

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Relationship between Francesco and Venice:

Main source: http://www.condottieridiventura.it/cond ... SFORZA.htm

Nov. 1436: Condotta by Cosimo dei Medici (5 years + 1). Francesco begin to work by venetians.
E’ accolto a Firenze con grandi onori (giostre e balli) da Cosimo dei Medici. Stipula a Santa Gonda un contratto, per il quale passa al soldo di fiorentini e veneziani per cinque anni di ferma ed uno di rispetto. Lo stipendio mensile è stabilito in 14000 fiorini, a carico per il 60% dei fiorentini e per la quota residua dei veneziani; la prestanza è di 40000 ducati ed è da pagarsi entro tre mesi. Tra i patti segretati è inserita la clausola che non può essergli richiesto di attraversare il Po contro la sua volontà. Fronteggia il Piccinino con 5000 cavalli e 2500 fanti senza tentare alcuna azione. Rientra in Romagna per la via di Modigliana e prende possesso di Barbiano, che con Cunio fa parte della contea di Cotignola.
Feb. 1439: Francesco, captain of the Lega (Firenze and Venezia). New condotta (5 years +1)
Si affretta ad accettare l’offerta di veneziani, fiorentini e pontifici di capitanare le loro truppe contro i viscontei: le sue titubanze sono vinte dagli interventi del marchese di Ferrara Niccolò d’Este e da quelle dei Malatesta. La stipula avviene a Firenze nel palazzo della Signoria; la durata del contratto è prevista in cinque anni più uno di rispetto; il costo della condotta di 1300 lance e di 1300 fanti è previsto in 17400 fiorini il mese (di cui 9000 a carico dei veneziani e 8400 dei fiorentini). Gli viene concessa una prestanza iniziale di 50000 fiorini; non ha nessun obbligo di mostra, né quello di bollettare le cavalcature o di registrare gli effettivi delle compagnie. Il pontefice lo riconferma marchese della Marca e, oltre i vicariati precedenti, gli concede quelli di Assisi, Pergola, Cerreto, Visso e di tutte le terre tolte ai Trinci; gli è anche promessa l’annessione al suo stato di Cremona di tutte le terre conquistate sulla destra del Po con l’eclusione di Parma, che deve invece andare agli estensi. Lo Sforza si fa anche garantire le proprie terre degli Abruzzi e della marca di Ancona e fa assegnare, sempre nel medesimo periodo, al Caldora una provvigione mensile di 2000 ducati da parte dei veneziani. Alla scadenza della ferma, si impegna a rispettare per sei mesi i territori della Serenissima, di Firenze e dello stato della Chiesa
Oct. 1441 > Married Bianca Maria

1441 / 1447: Minor wars (especially against Picinino). Friend of Florence and Venice.

Feb. 1447: First confrontation with Venice (even not important).
- Il Visconti gli invia come ambasciatore Pietro Pusterla per invogliarlo a passare ai suoi stipendi: gli è promessa una condotta alle stesse condizioni già godute da veneziani e fiorentini (cinque anni di ferma, uno di beneplacito, stipendio annuo di 204000 fiorini e titolo di capitano generale). I fiorentini gli mandano Angelo Acciaiuoli e Neri Capponi, per farlo desistere dal proposito; i veneziani arrestano il suo segretario Angelo Simonetta mentre si trova a Venezia. Nella città è aperta un’inchiesta sul suo improvviso voltafaccia da parte del consiglio dei Dieci: questa rivela che molti patrizi, tra i quali anche il figlio del doge (e forse lo stesso doge) hanno avuto rapporti di amicizia troppo stretti ed hanno ricevuto denaro dallo Sforza.

- (march). I veneziani tentano di occupargli Cremona, dove il provveditore Gerardo Dandolo tesse un trattato con i guelfi locali. E’ respinto un attacco di Micheletto Attendolo alla città: il condottiero della Serenissima non osa impegnarsi in un assedio.
Ag. 1447 > Filippo died. Born the Repubblica Ambrosiana In theory, Sforza works for the Republic.
Lo Sforza si sposta nelle terre del Pallavicini, è a Cremona ove firma i capitoli della condotta con Luigi Bossi e Pietro Cotta; si riserva in caso di espansione territoriale la signoria di Brescia o, meglio, quella di Verona. Esce da Cremona in assetto di guerra con 6000 cavalli e 2000 fanti; si porta a Pizzighettone dove stazionano Francesco e Jacopo Piccinino: promette la signoria di Cremona al primo e quella di Crema al secondo.

1448.
Small battles with Venice. For example:
- My. Raduna nuovamente le truppe tra Cremona e Pizzighettone, assedia i castelli posseduti dai veneziani sulla riva destra dell’Adda. Ha Mozzanica, Vailate, Treviglio, incendia la bastia sul ponte di Cassano d’Adda e ne ha anche la rocca con Astorre Manfredi, previo assedio con 6 bombarde. Attraversa l’Adda ed ottiene la resa di Rivolta: i terrazzani uccidono coloro che ne sono preposti alla difesa.
Oct. 1448: Again friend of the Venetians and now enemy of the Republic Ambrossiana.
La Repubblica Ambrosiana cerca la pace con gli avversari; lo Sforza procede automamente e si avvale come intermediario del segretario del provveditore Ermolao Donati; seguono trattative a Peschiera del Garda tra il suo segretario Cicco Simonetta e Pasquale Malipiero, culminananti nell’accordo di Rivoltella (siglato a metà mese nella chiesa di San Biagio) che segna un rovesciamento delle alleanze. Con esso si impegna a sgombrare i territori di Bergamo e di Brescia, rinuncia a Crema ed alla Ghiaradadda; Venezia gli abbandona tutti i territori del ducato comprese Lodi, Brivio e Lecco. La Serenissima gli mette a disposizione 4000 cavalli e 2000 fanti subito, e dopo un mese, altri 2000 cavalli e 2000 fanti. Gli viene assegnata una provvigione mensile di 13000 ducati (altri 8500 fiorini mese gli sono riconosciuti dai fiorentini) e gli sono anticipati altri 40000 sulle sue future spettanze: in cambio, fa subito liberare a Cremona il provveditore Donati, il Leonessa ed il Montalboddo, cui dona armi e cavalli. Si accosta alle porte di Brescia, dove entra il fratello Alessandro, si in cammina sulla strada di Orzinuovi e muove su Soncino. Piacenza abbraccia il suo partito; la flotta di Filippo degli Eustachi si esprime anch’essa a suo favore. Entra nella città dopo un incontro con l’ Eustachi a Canossa; vi lascia alla guardia Giacomo da Salerno e Tommaso Tebaldi con 600 cavalli; passa a Pavia.
Fb. 1450 > Francesco take Milan.

Ag. 1450: Venice hires a murderer to kill Francesco.
A fine mese ritorna di attualità a Venezia l'ipotesi del suo assassinio politico. A tal fine sono promessi a Vittore Scoraderi per la sua uccisione la somma una tantum di 5000 ducati, una provvigione annua di 1000 ducati e la possibilità di liberare 4 uomini banditi dalla Serenissima, un marescalcato ed i castelli di Oderzo e di Tricesimo.
Apr. 1452: Strong war between the Duke Francesco and Venice. The Venetians attempt to poison Francesco.
A fine mese, il giorno di San Giorgio, segna l'inizio della guerra con i veneziani. A Milano giungono tutti i famigli d'armi e molti soldati per le usuali cerimonie. Successivamente il duca, giunto fuori le mura cittadine, alla Cassina Verde, fuori porta Romana, fa mettere gli stendardi su due alte querce; da lì i soldati si trasferiscono agli alloggiamenti preparati nel lodigiano e nel cremonese. A Venezia, nel medesimo tempo, il Consiglio dei Dieci decide di ricorrere a mezzi estremi quae l'avvelenamento. Sono consultati al riguardo Innocenzo Cotta e Jacopo Piccinino; viene inviato un cancelliere in Levante alla ricerca del veleno più adatto. Per perseguire tale scopo sono promessi 10000 ducati ad un famiglio del duca di Milano. Il veleno, una sorta di pomata con cui ungere la sella e la staffa della cavalcatura dello Sforza, non ha effetto. Lo Sforza, probabilmente, viene a conoscenza di questo tentativo come di altri precedenti: fra le sue carte, infatti, è stato trovato un amuleto efficace contro avvelenamenti e tradimenti, contenente dodici segni esoterici delle tavole del profeta Malachia.
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Thats mind, that after April 1452, I think is probably Francesco NOT have represented with the lion of Venice.
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Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

304
Francesco Sforza fought for Filippo against Venice variously before 1436. But then he clearly was just Condottiero.

Are you sure, that hostilities Sforza-Venice manifested already April 1452? I thought, that tbis happened some time later.

I don't think, that Sforza knew with security about the Emperor's decisions. He did send Galeazzo Maria to Mantova in 1452 to see the emperor, so from his side he still offered cooperation.
Huck
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Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

305
Huck wrote: Are you sure, that hostilities Sforza-Venice manifested already April 1452? I thought, that tbis happened some time later.
Yes. For example, Bernardino Corio

http://de.wikipedia.org/wiki/Bernardino_Corio
sanjorge.jpg sanjorge.jpg Viewed 18502 times 72.08 KiB
Saint Georges is 23 april.
Huck wrote: I don't think, that Sforza knew with security about the Emperor's decisions. He did send Galeazzo Maria to Mantova in 1452 to see the emperor, so from his side he still offered cooperation.
But not him. It's diplomacy. But if Francesco want be friend the emperor, he go in person.

Francesco hated the emperor. I'm sure. Because of him almost lose everything, even life. He wanted a united Italy (under his control and with Cosimo), allied with France.
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Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

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Pizzagalli about the travell of the emperor (january 1452): (pp. 130-131)

Un elemento di potenziale instabilità, nel quadro della política estera, era costituito dall’imperatore Federico III d’Asburgo, che per la fine dell’anno aveva annunciato un viaggio in Italia per la tradizonale incoronazione. A tale proposito el fiorentino Angelo Acciaiuoli, consigliere di Cosimo de Medici, scriveva allo Sforza: «Questa venuta dell’Imparatore farà novità assai in Italia, soprattutto se fa suo Vicario il re d’Aragona, che è la ragione per cui lo conforta e persuade a passare in Italia. Sono cose che pochi le intendono e non c’è chi ci pensi, ma noi e la Signoria Vostra siampo più in pericolo che gli altri».

Fra i pericoli corsi dallo Sforza c’erano anche i pervicaci insidiosi intrighi di Venezia, ancora più frenetici nell’imminenza della discesa imperiale. Segnalava il 25 settembre 1451 l’agente milanese Antonio da Trezzo: «L’amico mio che mi avvisa di queste cose mi ha detto che un messer Antonello, magistro da cavare denti, è venuto da quelle parti mandato dai Veneziani per attossicare la Signoria Vostra. [...] Sì ch’io ne avviso la S.V. per attosicare la Signoria Vostra. [...] Sì ch’io ne avviso la S.V. la quale lo può fare cercare: è un uomo di buona statura e porta un vestito morello con un falcone d’oro su una manica».

Pur minacciando rischi a breve e a lungo termine, la discesa dell’imperatore avrebbe potuto costituire un’occasione per la ratifica dell’investitura ducale, ma le casse sforzesche non erano abbastanza fornite per sopportare l’esborso.
Nonostante l’amministrazione oculata, le spese erano fortissime. Bianca Maria, che aveva nel suo entourage quarantotto persone, cercava di evitare gli sprechi.Scriveva ad essempio nell’ottobre 1451 al marito, da Castel Belgioioso, di farle sapere quando l’avrebbe raggiunta, «perché non si faccia la sepsa invano; dico questo perché la Signoria Vostra mi aveva scritto che sarebbe venuto qua oggi e poi mi ha mandato a dire che non può venire».

L’imperatore scese in Italia con un seguito di duemila persone contando di essere mantenuto dai signori in cerca di titoli e cariche, che intendeva vendere a cifre astronomiche. Era imparentato coi Visconti in quanto nipote di Verde (una delle undici fglie di Bernabò Visconti), ma non per questo era disposto a concedere sconti. Poiché Francesco non aderì alle sue esorbitanti richieste, rinunciò a cingere la corona ferrea, como voleva la tradizione, cancellando Milano dal suo itinerario.

Si recò invece a Ferrara per farsi ospitare da Borso d’Este (suceduto al fratello Lionello), conferendogli il titolo di duca anche se aparteneva alla linea illegitima.

Per tentare d’ingraziarsi l’esoso imperatore, Francesco decise di inviare a Ferrara una delegazione che portasse magnifici doni: cavalli riccamente bardati, spade e corazze firmate dai celebri armorari milanesi. A guidare la delegazione il duca designò Galeazzo Maria, che compiva in quei giorni otto anni ed era a Pavia con la madre, alla quale fu affidato il compito di organizare la trasferita sul bucintoro. Ma si era in pieno inverno, il viaggio presentava dei rischi e Bianca Maria preoccupata cercò di prender tempo: «Circa l’andare presto [...] qui non si sa di alcun approntamento di denari» scriveva al marito il 16 gennaio 1452. «Provveda a ciò la Signoria Vostra e io non mancherò dal mio canto a fare quanto mi sarà possibile».

Il giorno dopo manifestò apertamente le sue apprensioni, esortando Francesco a chiedere al marchese di Mantova una scorta armata «che faccia compagnia a mio figlio il conte Galeazzo fino in luogo sicuro». [...]
La missione non indusse l’imperatore a cualche concessione, ma costituì un successo personale per Galeazzo Maria: Federico II dichiarò più volte che «fra le cose illustri e degne di memoria ammirate in Italia», considerava «cosa stupenda e miracolosa» l’esibizione dell’erede sforzesco, il quale lo aveca intrattenuto con un’orazione latina composta per l’occasione dal celebre umanista Francesco Filelfo.
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Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

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Storia di Milano (actually they should know it):
1452 - 16 maggio
Inizia la guerra con Venezia per i possessi ad est dell'Adda. La guerra si protrae fino al 1454.
Condottieridiventura has for April (article Francesco Sforza)
A fine mese, il giorno di San Giorgio [.... that would be 23rd of April ...] , segna l'inizio della guerra con i veneziani. A Milano giungono tutti i famigli d'armi e molti soldati per le usuali cerimonie. Successivamente il duca, giunto fuori le mura cittadine, alla Cassina Verde, fuori porta Romana, fa mettere gli stendardi su due alte querce; da lì i soldati si trasferiscono agli alloggiamenti preparati nel lodigiano e nel cremonese. A Venezia, nel medesimo tempo, il Consiglio dei Dieci decide di ricorrere a mezzi estremi quae l'avvelenamento. Sono consultati al riguardo Innocenzo Cotta e Jacopo Piccinino; viene inviato un cancelliere in Levante alla ricerca del veleno più adatto. Per perseguire tale scopo sono promessi 10000 ducati ad un famiglio del duca di Milano. Il veleno, una sorta di pomata con cui ungere la sella e la staffa della cavalcatura dello Sforza, non ha effetto. Lo Sforza, probabilmente, viene a conoscenza di questo tentativo come di altri precedenti: fra le sue carte, infatti, è stato trovato un amuleto efficace contro avvelenamenti e tradimenti, contenente dodici segni esoterici delle tavole del profeta Malachia.
For May / June it has (so then the troops really march):
Lascia a Melzo 1000 cavalli e 500 fanti, cavalca a Cassano d’Adda ed a Trezzo e ne rafforza le guarnigioni. Ai primi di giugno allestisce un ponte di barche sull’Oglio, si trasferisce nel bresciano e vi si unisce con Ludovico Gonzaga (3000 cavalli e 1000 fanti); spedisce a Soncino il figlio Tristano con 500 cavalli ed altrettanti fanti. Affronta gli avversari con 18000 cavalli e 3000 fanti (16000 cavalli e 6000 fanti gli effettivi della Serenissima). Ha in breve Pralboino, Manerbio, Gottolengo, Pontevico (in due giorni).
From June we hear of a first real battle (small battle)
1452
GENIVOLTA – giugno
VENEZIA (against) MILANO

Jacopo Piccinino, Tiberto Brandolini, Ettore Brandolini leads the Venetian troops

Bartolomeo Colleoni, Bartolomeo Quartero, Giacomo da Salerno lead the Milanese troops

Veneziani: 4 squadre di cavalli; sforzeschi: 6 squadre di cavalli. Sono fatti prigionieri 160 cavalli sforzeschi.
A Venetian win in small dimensions. 160 Milanese Cavalli are captured. That had been a small strategical event, Colleoni had a bad day ... .-).

Well, perhaps it depends, how war is defined.
Huck
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Re: "The 5x14 Theory: An Investigation" part II

308
Ross G. R. Caldwell wrote:Tarots, 1440s to 1460s (Tarot de Marseille ordering, Fool to World) -

Bram-0000100000100000000000
VM...-0001101100010100000011
VS...-1111111111111110011111
ChVI.-1000111111011110101111
Cat..-0000000101000010000001
Roth.-0000100000000000000000
IW...-0000000100000000000000

(Brambilla, Visconti di Modrone, Visconti-Sforza, Charles VI, Catania, Rothschild (Emperor only), Issy-Warsaw (Chariot only))
This matrix (and your related explanations) is pretty much exactly what I was looking for when I joined here today, so thanks a million!

(Question deleted, found the answer myself.)